2023 - 2024
Regione Lombardia sostituisce Garanzia Giovani con il Programma GOL con la delibera n.5120 del 5 aprile 2023
Il Programma di Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori, noto con l’acronimo GOL, si inserisce nell’ambito del PNRR. In particolare si pone l’obiettivo di rispettare la Missione 5, componente 1, relativa alle politiche attive per il lavoro.
L’Europa, infatti, ha finanziato attraverso fondi la progettazione di misure atte a risollevare l’economia dei paesi membri dopo la crisi pandemica. Tra le iniziative rientra a livello nazionale il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che opera in vari settori. A livello di politiche per il lavoro è stato quindi progettato il GOL con il proposito di andare in controtendenza con lo stato di disoccupazione e crisi lavorativa italiana.
Il Piano Attuativo del Programma GOL in Lombardia è stato approvato condelibera della Giunta Regionale n.6427 del 23 maggio 2022. Alla Lombardia sono stati messi a disposizione 107.808.000,00€ per il raggiungimento nel 2022 di 69.060 di beneficiari del Programma, che andranno a coprire anche le spese di formazione professionale e di acquisizione delle competenze digitali.
Questi obiettivi si intendono suddivisi equamente tra i vari CPI delle province della Regione Lombardia. Gli operatori del Centro per l’Impiego effettueranno una profilazione dei destinatari del Programma GOL per capire in base alle esperienze pregresse quale dei 4 percorsi del programma sia il più adatto all’utente. Questa profilazione è chiamata assesstment e prevede due fasi: quella quantitativa e quella qualitativa.
I soggetti ammessi a questo finanziamento sono:
I destinatari non devono partecipare finanziariamente alla Dote.
Ai sensi del D.Lgs. n. 150/2015, prima dell’attivazione della dote, i destinatari disoccupati devono aver rilasciato la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID) ed aver stipulato un Patto di Servizio Personalizzato (PSP), che dovrà essere formalizzato secondo le modalità previste dalla D.G.R. n. X/7431 del 28/11/2017 presso i CPI o gli operatori accreditati.
I lavoratori occupati sospesi non devono rilasciare la DID né stipulare il Patto di Servizio Personalizzato e possono decidere, con il supporto dell’operatore, di intraprendere uno dei seguenti percorsi:
Sono escluse le persone disoccupate prive di impiego che non rientrano nelle categorie di cui sopra, a partire dal genere femminile, in quanto possono avere accesso alla misura finanziata a valere sul Programma GOL usufruendo dei medesimi servizi di politica attiva.
La persona in possesso dei requisiti per l’accesso a Dote Unica Lavoro può rivolgersi ai Centri per l’impiego (CPI) e agli operatori in possesso di accreditamento definitivo per l’erogazione dei servizi al lavoro e/o di formazione.
Nello specifico i soggetti esecutori sono:
I CPI e gli operatori accreditati hanno la possibilità di agire in partenariato per fornire un’offerta completa e qualificata di servizi. L’elenco degli operatori accreditati al lavoro è disponibile sul catalogo operatori on line sul sito di Regione Lombardia.
Ai sensi del D.Lgs. n. 150/2015, prima dell’attivazione della dote, i destinatari disoccupati devono aver rilasciato la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID) ed aver stipulato un Patto di Servizio Personalizzato (PSP), che dovrà essere formalizzato secondo le modalità previste dalla D.G.R. n. X/7431 del 28/11/2017 presso i CPI o gli operatori accreditati.
Con riferimento ai destinatari occupati sospesi, non è richiesta la stipula del Patto di Servizio Personalizzato.
Presupposto per la domanda di dote e la conferma del Piano di Intervento Personalizzato (di seguito denominato “PIP”) è:
L’invio della domanda di dote a Regione Lombardia, attraverso la trasmissione della Dichiarazione Riassuntiva Unica (documento sottoscritto dal soggetto esecutore con cui quest’ultimo formalizza la domanda di dote - DRU), è in capo al CPI o all’operatore accreditato al lavoro, da effettuarsi tramite la piattaforma Bandi Online secondo le modalità definite dal Manuale.
Lo strumento, che sarà in vigore fino al 31 dicembre 2023 (salvo proroghe) ha una dotazione finanziaria di 5.000.000 € e si pone come strumento complementare al Programma GOL.
Nell’ambito del percorso di politica assegnatole, la persona ha a disposizione una dote, ossia un insieme di servizi a cui corrisponde uno specifico budget che verrà riconosciuto all’operatore per il rimborso dei costi sostenuti per l’erogazione di servizi funzionali alle esigenze di occupazione e/o qualificazione della persona stessa.
Il rimborso dei servizi è riconosciuto a “costo standard”, secondo i parametri definiti rispettivamente per ciascun percorso di politica attiva.
Nello specifico, si ricorre ai costi standard di cui all’Appendice 1 del Programma Nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027, approvato con decisione della Commissione C(2022)9030 dell’01/12/2022.
Entro il valore della dote determinato dal proprio percorso di politica attiva, la persona sceglie i servizi necessari e funzionali a raggiungere i propri obiettivi, che possono essere tra i seguenti:
Le tabelle che seguono riportano per ciascun percorso di politica attiva i massimali di spesa ammessi.
I provvedimenti dirigenziali attuativi stabiliranno il dettaglio delle caratteristiche dei servizi e, per rispondere alle esigenze derivanti dai continui mutamenti dell’andamento del mercato del lavoro e ai risultati dell’iniziativa, potranno adeguare:
le condizioni di riconoscimento dei servizi, fermo restando che i servizi a processo possono essere riconosciuti almeno in parte a condizione del raggiungimento del risultato, in un intervallo che varia tra il 10% e il 50% a seconda della durata e della tipologia del servizio stesso.
Inoltre, nei servizi di formazione, le esperienze di alternanza realizzate attraverso il tirocinio sono valorizzate ai fini della condizionalità al riconoscimento dei servizi, secondo le modalità di cui al decreto regionale 20.12.2012 n. 12453 “Approvazione delle indicazioni regionali dell’offerta formativa relativa ai percorsi professionalizzanti di formazione continua, permanente, di specializzazione, abilitante e regolamentata”.
I servizi devono essere erogati entro la durata massima stabilita per ciascun percorso, come di seguito riportato:
I provvedimenti attuativi stabiliranno i criteri di reiterabilità dei percorsi, prevedendo la possibilità di effettuare un nuovo percorso di politica attiva per le persone che non conseguono un risultato.
Regione Lombardia effettua verifiche periodiche sull’andamento dell’attuazione della misura, con riferimento all’avanzamento fisico, finanziario e procedurale e ai risultati raggiunti.
Sulla base degli esiti di tali verifiche, potranno essere individuate modifiche alle modalità attuative e ai relativi parametri, al fine di:
I processi gestionali sono disciplinati dalla regolamentazione comunitaria e sono
caratterizzati dalle seguenti specificità:
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